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Pizza a casa! Ottima idea, ma il cartone com’è?

Scatolificio Martinelli Srl - Scatole porta pizza con stampa generica e personalizzata di tutte le dimensioni: occhio al cartone della pizza d'asporto

Tempo di lettura stimato: 3 minuti Creato: 08/08/2014 – Aggiornato: 24/05/2021

Qualche buona pizza napoletana già pronta da portare via, in quelli che comunemente chiamiamo “cartoni per la pizza”, a casa un allegro gruppo di amici che aspetta, e la festa può cominciare… non proprio!

Mangereste la pizza, preparata dal vostro pizzaiolo di fiducia, “arricchita” da, eventuali, residui chimici migrati dalla scatola pizza? Crediamo proprio di no! Eppure questo rischio è presente ed in misura maggiore di quanto si possa immaginare. Il commercio “spregiudicato” di scatole pizza non a norma, prodotte con carta riciclata e “abbellite” con inchiostri a base di piombo può compromettere, sia la qualità dell’alimento, che la salute del consumatore.

Intendiamoci, la carta ed il cartone sono da sempre utilizzati con successo per contenere prodotti alimentari; in particolare l’imballaggio in cartone ondulato, utilizzato per le scatole pizza da asporto, svolge egregiamente tutte le funzioni che gli sono proprie, cioè: contiene, protegge, trasporta e informa, senza modificare, se realizzato secondo le normative vigenti, le proprietà organolettiche della pizza, uno dei fondamentali prodotti gastronomici della dieta mediterranea e vanto italiano, anzi napoletano, del settore alimentare.

Scatole pizza: la normativa D.M. 21 marzo 1973

Ma i consumatori, ed ancora di più gli operatori del settore, le pizzerie, debbono tenere conto di un presupposto fondamentale: il cartone pizza deve rispondere ad una ben definita normativa, il D.M. 21 marzo 1973 e successive modificazioni, che costituisce il riferimento dell’ordinamento italiano in materia di “disciplina igienica degli imballaggi, recipienti, utensili, destinati a venire in contatto con le sostanze alimentari o con sostanze d’uso personale”; una legislazione, quella italiana, per una volta, molto più “severa” delle norme europee che regolamentano il settore.

Inoltre, mentre per la pizza esiste un disciplinare che definisce la “Pizza Napoletana STG” ed un Regolamento dell’Unione Europea n. 97/2010 del 4 febbraio 2010, recante la “registrazione di una denominazione nel registro delle specialità tradizionali garantite“, per il “cartone pizza“, invece, ci si affida al rispetto delle norme ed alle buone pratiche di fabbricazione, affinché le scatole ed i contenitori non trasferiscano alla pizza, componenti non appropriati che possano:

costituire un pericolo per la salute;
comportare una modifica inaccettabile della composizione della pizza;
comportare un deterioramento delle caratteristiche organolettiche.

La scatola pizza, infatti, contiene e trasporta un alimento appena sfornato, ad una temperatura che può raggiungere i 60/65 °C e deve farlo per alcuni minuti; spesso è usato per riscaldare la pizza in forno e comunemente viene utilizzato come vassoio per il consumo, tutto questo con la pizza a contatto diretto con il cartone, in un ambiente umido e grasso che può consentire la migrazione, dal contenitore alla pizza, di sostanze pericolose o comunque non salubri per l’alimentazione umana.

La questione della produzione di cartoni pizza, che rispettino le norme di legge e tutelino la salute dei consumatori, mette in evidenza uno dei tanti paradossi di cui è ricca la nostra legislazione: benché la legge obblighi all’uso di carta di pura cellulosa senza contenuti da macero, per tutti e tre gli strati di cui è composta la carta micro-onde, non esiste alcun obbligo di apporre sulla scatola una dichiarazione che attesti il rispetto di questa norma.
Il consumatore finale, in questo modo non può riconoscere la natura dell’imballaggio e ignora i rischi a cui una politica di produzione di contenitori portapizza a basso costo ed a bassa qualità lo sottopone.

Proprio per formalizzare il rispetto e l’applicazione delle norme che regolamentano il settore, noi dello Scatolificio Martinelli Srl, portiamo avanti, da qualche anno, un progetto che abbiamo denominato “PortaPizza Sicuro”, allo scopo di riunire attorno ad un’idea di qualità, sia il rispetto delle buone regole di fabbricazione, sia la garanzia per il consumatore, del rispetto delle leggi che regolamentano la materia.

L’obiettivo a cui miriamo è quello di fare in modo che il simbolo, “dell’albero che sorride e strizza l’occhio reggendo un cartone pizza di alta qualità“, possa servire allo scopo di riconoscere le scatole di qualità migliore, fabbricate da una impresa, lo Scatolificio Martinelli Srl, che si impegna a produrre sempre secondo standard industriali e a norma di legge.

Ognuno di noi può dare un suo piccolo contributo alla tutela della salute collettiva: da consumatori, basta pretendere dal proprio pizzaiolo di fiducia, l’uso di box pizza a norma, anche se questi, come è ovvio, costano un poco di più e da titolari di pizzeria, basta pretendere dal proprio fornitore di fiducia di cartoni pizza, solo contenitori porta pizza a norma di legge, richiedendo, se necessario, il rilascio delle certificazioni che attestino della purezza della carta, al 100% vegetale e dell’utilizzo di inchiostri a base d’acqua senza metalli pesanti.

Detto questo, la pizza può essere anche “capricciosa”, ma… occhio al cartone, pretendete solo scatole e contenitori pizza dello Scatolificio Martinelli Srl, riconoscibili dal simbolo dell’albero che sorride e vi strizza l’occhio!